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Un Viaggio alla scoperta del Cambiamento
8
Giu
2016

Intergenerazionalità e Innovazione

Lo scorso 25 maggio si è tenuto il primo evento bolognese della community internazionale Global HRU, organizzato da Milano Retail Tour in partnership con Scs Consulting.

Numerosi gli spunti che l’evento ha disseminato presso una platea partecipe e interessata; ad esempio noi abbiamo imparato che …

… un format che lasci liberi i partecipanti di contribuire con i modi e i tempi loro più congeniali, unito ad una regia discreta che affida il ruolo da protagonisti agli stessi, abilita una partecipazione genuina e foriera di spunti diversificati: che sia una delle chiavi per l’innovazione?

Ascoltare persone provenienti da differenti aziende e mercati, unite da interessi comuni, rappresenta un fattore di arricchimento dai risvolti sempre inediti: lieti di aver dato il nostro contributo a questo processo unico e irripetibile!

Sentiremo ancora molto parlare di gestione dell’intergenerazionalità per sostenere l’innovazione: abbiamo appreso molto della generazione Zeta guidati da Alex Zanon (SCS Consulting), discusso con Vaida Karaliunaite (Candarine) di come attrarre i millennials nell’odierno recruitment landscape e compreso con Marcella Gubitosa (Stars & Cows, Lamborghini Automobili) che, come spesso accade, laddove si integrino con sensibilità e attenzione persone e generazioni diverse a lavoro, i benefici diventano tangibili per le aziende così come per i singoli coinvolti.

costruire una cultura a supporto dell’innovazione richiede l’onestà e la volontà per scoprire e conoscere a fondo la propria azienda, come ci ha raccontato Julian Troian (Etix Everywhere) per il quale la raccolta di informazioni e la costruzione di un datacenter costituiscono la base per un innovativo sistema di mentoring; il metodo etnografico illustrato da Paolo Urbinati (Milano Retail Tour) rappresenta una potenziale declinazione metodologica di questa cultura: condizione abilitante la genesi di nuova conoscenza è un’osservazione della realtà che si sottragga dalla ricerca di conferme rispetto a modelli precostituiti e idee prefisse ma che lasci che questa si disveli

La cultura dell’errore abbraccia pienamente la cultura dell’eccellenza, configurando i problemi non come ostacolo da evitare ma come risorsa da gestire; ne abbiamo parlato con Samanta Gubellini (SCS Consulting) e avuto conferma con Aki Kakko (Joberate), il cui modello di leadership prevede un’alta tolleranza del rischio

La digital transformation non prevede una “ricetta” valida per tutte le organizzazioni, riflettendo con Letizia Vignali (SCS Consulting) su come questa vada disegnata sul profilo dell’organizzazione stessa e con Filippo Romanini (Barilla) su come la sua riuscita non possa prescindere dal pieno apporto, in termini di sponsorship, dei protagonisti del cambiamento, ossia le persone dell’azienda: la fiducia di queste nei confronti dell’organizzazione risulta un fattore discriminante per farsi promotori delle nuove tecnologie messe a disposizione dall’azienda.

 

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