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Un Viaggio alla scoperta del Cambiamento
4
Mar
2013

Un teatro chiamato negozio

Da spazio di approvvigionamento in cui le leve del successo si chiamavano assortimento, prezzo e servizio, a palcoscenico su cui mettere in scena una proposta emozionale di valore. Cosa comporta questa evoluzione in atto nel mondo del retail e quali sono le ragioni per cui sul mercato si sta già manifestando questo cambiamento?

Comunicare al meglio oggi significa anche comprendere le persone che ci ascoltano, conoscere le loro abitudini e, soprattutto, il loro lifestyle: un mondo complesso, variegato, fatto di aspirazioni, valori ed estetiche, un mondo tutto da esplorare.

Un caso?

Bastard Store, situato in zona Fulvio Testi al di fuori degli itinerari più collaudati dello shopping milanese. La location è di per sé un luogo decisamente unconventional. Sorto sulle ceneri di un ex cinema degli anni Quaranta, lo store crea un contesto ad altissimo impatto scenografico, oltre ad ospitare gli uffici e i magazzini della società distributrice delle collezioni Bastard ed Electric.

Lo spazio è stato progettato come un luogo d’aggregazione e di socializzazione per gli skaters e per gli aficionados dello stile Bastard: in bilico tra sport e urban-style.

Co-working, eventi, mostre e presentazioni sono ingredienti fissi del menù Bastard. Ma non solo. La grande attrazione dello shop è una bowl da skate alta quasi due metri ricavata dove un tempo c’erano i posti a sedere della galleria. La comunità di skaters/clienti può testare in loco i prodotti, divertirsi in compagnia in un contesto quanto meno particolare e, soprattutto, condividere con altri la propria passione.

Il lifestyle, lo skateboard, diventa un elemento fondamentale dell’estetica con cui il marchio Bastard si identifica, ma diventa anche una leva emozionale potentissima nel coinvolgere i clienti in un’esperienza unica all’interno dello store.

La parola che meglio coniuga gli aspetti emozionali a cui lo spazio Bastard fa riferimento é retailtainment, cioé il retail marketing inteso come intrattenimento. In tale contesto il consumatore si trasforma da spettatore in attore e contribuisce alla spettacolarizzazione dei prodotti.

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